La conosciamo tutti la spiacevole sensazione di essere in vacanza, adocchiare un’etichetta particolarmente interessante e rendersi conto che, di fatto, portarsela a casa sarà virtualmente impossibile. Croce e delizia dell’enoturismo, insomma: innamorarsi di un vino (o di una birra, o di un distillato, o ancora di un liquore – lungi da noi discriminare una qualsiasi forma di sincero amore, insomma) ma doverlo dimenticare perché pressoché impossibile da portare in aereo, pena spese di spedizioni decisamente inaccessibili. Pare, tuttavia, che tra lacrime e calici pieni di amarezza, sia emersa una soluzione: l’azienda FlyWithWine ha infatti messo a punto una valigia di lusso che, a quanto pare, dovrebbe permettere di imbarcare in tutta sicurezza vino, birra e distillati.
“Si tratta fondamentalmente di una valigia di vino che può essere imbarcata in aereo” ha spiegato a tal proposito con poche, lapidarie parole Ryan Neergaard, rappresentante dell’azienda in questione. “L’idea ci è venuta pensando a tutti coloro che visitano un’azienda vinicola e vogliono portare del vino a casa”. Un’ottima pensata, Ryan. La sua definizione vi pare un po’ troppo semplicistica? Beh, però è assolutamente azzeccata: la valigia è di fatto pensata come una sorta di zaino che, all’occorrenza, può diventare un normalissimo bagaglio. Forte del suo design flessibile, la valigia può contenere da due dodici bottiglie; e il suo costo dovrebbe essere ammortizzato – di nuovo, secondo il buon Ryan – al primissimo viaggio, soprattutto per gli enoturisti provenienti da paesi come Giappone, Cina, Canada e Sud America.