Parlando di vino, secondo Federvini ecco OMS e Nutriscore penalizzano anche chi ne fa un uso moderato. È quanto emerso durante un convegno tenutosi a Vinitaly e al quale hanno partecipato Federvini e Unione Italiana Vini.
Secondo le due organizzazioni, gli emendamenti al Cancer Plan approvati dall’Europarlamento rendono solo parziale giustizia al mondo del vino e ai consumatori moderati.
Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, è stato ancora più categorico: è giunta l’ora di avere il coraggio di dire la verità e cioè che l’alcol è un problema solo per certe persone, con certi comportamenti e in certi Paesi. Per Patuanelli è chiaro che non si può parlare di uso, ma di abuso: sono due concetti diversi.
Sulla stessa linea anche Gian Marco Centinaio, sottosegretario delle Politiche Agricole: il vino fa parte della Dieta mediterranea ed è espressione della nostra cultura, dei territori e del nostro stile di vita. E ribadisce che un consumo moderato non nuoce alla salute, tanto che sono riusciti a convincere di questo anche l’Europea. Ricorda, poi, che 9 italiani su 10 bevono vino in maniera responsabile (anche se il problema dell’alcolismo in Italia è un fenomeno più preoccupante di quanto non si pensi secondo il Ministero della Salute).
Pure Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, insiste sul concetto della moderazione: bisogna sia tutelare le sane abitudini che il patrimonio italiano.
Sandro Sartor, presidente dell’associazione europea Wine in moderation, ha poi chiesto che le istituzioni pubbliche implementino politiche efficaci per contrastare l’abuso di alcol, cosa che, fra l’altro, la filiera del vino sta già facendo organizzando iniziative di formazione destinate agli amanti del vino, agli enologi, ai sommelier e al settore dell’enoturismo.