Le autorità della Russia hanno bocciato la moratoria confermata lo scorso 2 luglio da Vladimir Putin che introduceva una nuova classificazione dei prodotti vinicoli, e di conseguenza le bottiglie di vino importate e prodotte secondo le vecchie regole rischiano di essere dichiarate illegali.
Più precisamente, gli emendamenti ora depennati dalla Russia (ufficialmente la loro validità non è stata estesa oltre il 1 gennaio 2022) introducevano una serie di regolamenti e norme circa le denominazione geografiche dei prodotti vinicoli, che ora dovranno subire ulteriori modifiche nei nomi sull’etichetta posteriore e adattarsi alle nuove regole di conformità. Come accennato, questo riguarda in particolar modo le bottiglie importate da luglio 2021 a ora, che sono chiaramente state prodotte secondo la vecchia classificazione: se questi prodotti dovessero venire dichiarati come contraffatti o illegali il settore vitivinicolo affronterebbe una notevole perdita finanziaria, dalla quale trarrebbe beneficio in primis il mercato illegale di alcolici.