Nella natura delle Marche è nata la Regina di Visciola, il primo spumante a base della tradizionale ciliegia selvatica della regione che, fino a poco tempo fa, veniva solo impiegata nella produzione di vino. Si tratta, di fatto, della prima variante frizzante al mondo che ha saputo declinare secondo nuovi gusti uno dei prodotti più caratteristici del panorama enologico regionale. Dopotutto, il cosiddetto Re di Visciola esiste già, ed è per l’appunto un vino che ha già saputo farsi conoscere e apprezzare anche al di fuori del contesto delle Marche: basti pensare che, nella più recente edizione di International Wine & Spirits Competion awards, il Re ha portato a casa un rispettabilissimo terzo posto nella categoria Alternative drinks.
In altre parole, la linea nobiliare si espande: oltre al Re e alla Regina esiste anche una Duchessa, nome con cui è stata battezzata la confettura di visciola. Il tutto è frutto del lavoro della Fabrizi Family, azienda in quel di Jesi che ama sperimentare con tradizioni e prodotti del territorio e che ha creato la linea di prodotti denominata, per l’appunto, Corte di visciola. Ma torniamo a Sua Maestà: con una gradazione alcolica di appena 12,5%, la Regina è prodotta con Metodo Ancestrale (rifermentazione in bottiglia) con uve a bacca bianca e bacca rossa, tipiche della zona. Il vino, una volta pronto, viene imbottigliato con i lieviti, in orizzontale per circa 2/3 settimane, e poi rimesso in verticale per altre 2/3 settimane.
L’esaltazione del gusto originario della visciola fresca, aspra e acida ci ha portato allo studio e alla ricerca di un sapore inedito per gli amanti della visciola, che si presenta dolce nelle sue versioni più tradizionali”, fa sapere il titolare Nicola Fabrizi. “Seguendo mia moglie Chiara, da cui è nato tutto, abbiamo immaginato una bollicina adatta per l’aperitivo e per un percorso gustativo a tutto pasto”.