Si trova nel cuore del Salento e si chiama Tenuta Liliana la prima cantina ad adottare il modello di Wine Sharing Company: una vigna gestita contemporaneamente da partner internazionali che diventano soci dell’azienda attraverso la sottoscrizione di quote azionarie, e che potranno vendere il vino in tutto il mondo.
L’idea arriva dall’imprenditore di origine pugliese Antonio Intiglietta, conosciuto per essere il fondatore di “Artigiano in Fiera”. Nel 2018, Intiglietta decise di tornare alle proprie radici e, insieme alla moglie Liliana Angelillo fa partire il progetto di Tenuta Liliana che oggi conta 8,5 ettari vitati che saliranno a 14 nel prossimo biennio. La cantina fu ricavata all’interno di una ex cava di tufo in seguito a un intervento di bonifica, e si pone come obiettivo 80.000 bottiglie complessive all’anno, declinate in quattro tipologie di vino biologico che esprimeranno altrettanti terroir attraverso il profilo di un unico vitigno, il Cabernet Sauvignon. Da un singolo vigneto, situato a 200 metri slm con un terreno limoso argilloso, nascerà “Ladame”, che sarà il vino di punta dell’azienda. La commercializzazione avrà avvio nelle prossime settimane, con disponibilità da primavera 2022.
“Per il Salento oggi esiste la concreta possibilità di rigenerazione in chiave agricola e agrituristica, creando i presupposti di una vera e propria Valley” spiega Antonio Intiglietta, che ribadisce la sua intenzione di coinvolgere imprenditori lontani dal mondo del vino e dal Salento per attrarre investimenti che possano giovare al territorio. “Tenuta Liliana vuol essere una testimonianza tangibile del rischio imprenditoriale, focalizzato sulla rigenerazione agricola di 14 ettari di terreni di grande bellezza a beneficio delle future generazioni”.