Marchesi Frescobaldi si espande nella Maremma grazie all’acquisizione di Poggio Verrano, una realtà vitivinicola situata nella zona costiera della Toscana meridionale nata nell’anno 2000 e già forte di canali di esportazione in tre diversi continenti. L’acquisizione, stando a quanto lasciato trapelare dalle due aziende interessate, è stata condotta in un clima di grande intesa; tant’è che la famiglia Bolla, proprietaria di Poggio Verranno, ha affermato di avere riscontrato in Marchesi Frescobaldi dei valori comuni di ricerca della qualità e produzione di vino di grande eccellenza.
Marchesi Frescobaldi e Poggio Verrano: tutti i dettagli dell’acquisizione
È bene notare, per di più, che Poggio Verranno è di fatto la seconda realtà vitivinicola della Maremma Toscana a entrare nel già ampio portafoglio di Marchesi Frescobaldi dopo Tenuta Ammiraglia. Il raggiungimento dell’accordo – completato per una cifra che le parti interessate hanno preferito mantenere nascosta – permetterà inoltre a Poggio Verranno di contare sulle esperienze e le risorse di Marchesi Frescobaldi per potere competere in maniera più pronta ed efficace in quel labirinto che è il mercato internazionale del vino; anche se di fatto, come vedremo più avanti, alla famiglia Bolla rimarrà la proprietà dei fabbricati storici e dell’uliveto.
A oggi il portafoglio di Marchesi Frescobaldi risulta dunque composto da Castello Pomino (Pomino), Castello Nipozzano (Nipozzano), Tenuta Perano (Gaiole in Chianti), Tenuta Castiglioni (Montespertoli), Tenuta Castel Giocondo (Montalcino), Tenuta Ammiraglia (Magliano in Toscana), Remole (Sieci), Tenuta Calimaia (Cervognano), Gorgona e Poggio Verrano – una serie di tenute a cui vanno poi aggiunte le Tenute di Bolgheri Ornellaia e Masseto, Tenuta Luce a Montalcino e Attems nel Collio.
“Abbiamo un profondo rispetto per quanto fatto da Francesco Bolla e la sua famiglia in Maremma”, ha affermato Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi. “Ho personalmente visto la costruzione dell’azienda Poggio Verrano in quanto ci passavo davanti ogni volta che andavo all’Ammiraglia. La bellezza dei vigneti, la cantina perfettamente integrata nel territorio, ogni cosa comunica l’attenzione e l’amore che Francesco Bolla ha avuto per la zona. Gli sono grato di permetterci di portare avanti ciò che lui ha iniziato con tanto amore”.
Un entusiasmo condiviso anche dalla famiglia Bolla: “Il panorama enologico globale è diventato sempre più complesso e complicato, e mi sono convinto che servissero nuove energie per affrontare questo fenomeno” ha spiegato Francesco. “Sono sicuro che il mio amico Lamberto e il suo team di esperti ne aumenteranno il lustro con nuovi traguardi e ulteriori riconoscimenti per il vino iconico della tenuta, Dròmos. La famiglia Bolla manterrà la proprietà del complesso edilizio storico e dell’oliveto, quindi continueremo a goderci la Maremma, questa parte magica della costa toscana”.