Di ieri la vittoria dell’Italia all’Europarlamento che è riuscita a far togliere i riferimenti al cancro nelle etichette del vino. Nelle ore subito precedenti, in attesa del verdetto, il presidente del Veneto Luca Zaia ha fatto parlare di sé per un’espressione molto forte.
“Siamo stanchi di questa Europa ossessivamente e puntualmente prodiga di novità sui prodotti tipici, che guarda caso vanno sempre a colpire dalla stessa parte: le tipicità, le vera agricoltura del prodotto tipico, quell’agricoltura della quale sono la culla i nostri territori”.
“Dagli attacchi sulle denominazioni, come quello del Prosek a tutta una serie di fandonie che vengono fatte uscire rispetto alla presunta dannosità dei nostri cibi, nasce il sospetto che da quelle parti di alimentazione ne capiscano ben poco. C’è letteratura scientifica a iosa che conferma come il consumo responsabile di vino non solo non sia dannoso ma, anzi, possa avere effetti positivi su alcuni problemi di salute”, continua il presidente del Veneto.
“L’estremizzazione del prodotto tipico che fa male può peraltro valere per qualsiasi altro alimento, alcolico o no, che se consumato smodatamente può creare danni, e questo lo sanno anche i bambini. Questa pletora di esperti che ciclicamente compare sulla scena per gettare fango sui nostri prodotti tipici venisse ad esempio a vedere come stanno i nostri anziani, spesso centenari, che vivono nelle aree di produzione – conclude Zaia -. È inspiegabile il motivo per cui l’agricoltura di qualità sia diventata l’obiettivo primario di certi attacchi sconsiderati mentre magari per altri prodotti industriali si fa finta di non vedere”.