Continua a crescere il vino italiano, forte di una popolarità sempre più mercata anche nella scena internazionale tanto che, secondo i dati elaborati da Istat, può vantare un aumento dell’export del 15,1% nei primi nove mesi del 2021; un valore che si rivela essere superiore addirittura al periodo pre-pandemico.
E non finisce qui: aumentano di fatto anche i volumi (+7,9%) e anche il prezzo medio (+7%), nonostante sia necessario ricordare che questi rincari potrebbero compensare solo in maniera parziale le perdite subite dalle aziende a causa degli ormai proverbiali aumenti di materie prime, energia elettrica e trasporti, tanto che verosimilmente verranno ricontrattati i prezzi di listino. A trainare il settore è l’ennesimo exploit degli spumanti, e in particolar modo Asti (+13%) e l’immancabile Prosecco (+40%) che spopola in particolar modo negli Stati Uniti d’America.
America che, per l’appunto, rappresenta anche uno dei nostri migliori clienti, con un aumento del 23,1% della domanda che ormai rappresenta più di 1/4 dell’export complessivo del vino Made in Italy. Seguono Germania (+7%) e Regno Unito (+6,1%), mentre gli aumenti in Canada, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Belgio, Russia e Cina registrano un rincaro a doppia cifra (+53,2%).