Non è un segreto che il l’export di vino italiano stia vivendo un momento di enorme successo: il 2021 ha fatto registrare il record assoluto di 7,1 miliardi, con una crescita in valore su base annua del 12,4%; e di fatto si è trattato del punto esclamativo che chiude una decade dai grandi numeri. Secondo l’ultimo report redatto da Ismea e presentato in occasione del Vinitaly, infatti, lo Stivale è il Paese che ha incrementato maggiormente il valore delle proprie esportazioni negli ultimi dieci anni (+51%), superando la Francia (+41%) e la Spagna (+20%).
Una leadership, quella italiana, che si specchia anche nel mantenimento del primato per la produzione globale di vini e spumanti (50 milioni di ettolitri), superando nuovamente gli altri giganti europei. Tra le altre tendenze evidenziate dallo studio in questione si segnala anche la crescita del vigneto Italia, con 674 mila ettari investiti nell’anno passato nonostante le difficoltà della pandemia. Rimane da sottolineare, però, che nonostante il primato nella produzione e il record nell’export l’Italia si trova ancora a dover rincorrere la Spagna se si valutano i volumi complessivi esportati, mentre la Francia è ben lontana all’orizzonte con un bottino totale di 11 miliardi di euro. Un gap importante, chiaro, ma che di fatto lascia intravedere ottimi margini di crescita per il vino italiano.