L’enoturismo è un flusso “lento” che tuttavia “corre e cresce molto”: queste le parole con cui il ministro del turismo Massimo Garavaglia ha introdotto l’argomento durante la presentazione della Sesta Conferenza mondiale dell’enoturismo organizzata dall’Unwto, dal ministero del Turismo e dall’Enit, importante evento che per la prima volta si terrà in Italia, nella cittadina di Alba, dal 19 al 21 di settembre. Secondo i dati presentati dalle autorità del settore, infatti, il cosiddetto turismo legato al mondo del vino ha un valore economico complessivo di 2,5 miliardi di euro l’anno e muove circa 14 milioni di turisti amanti delle nostre colline, delle nostre etichette e delle storie che vi circolano attorno.
Si tratta di un movimento turistico che va tuttavia nutrito e tutelato: crogiolarsi nei risultati raggiunti fin qui, senza un piano concreto ed efficace per le sfide nel futuro, rischia infatti di portare questo abbondante flusso economico e culturale a ridursi a piccolo rivolo. “Dietro una bottiglia di vino si vende tutto un territorio e la bellezza delle nostre terre” ha commentato ancora il ministro Garavaglia. “Non per niente sono tutte patrimonio dell’Unesco dalla Langhe alle Cinque Terre”.
Roberta Garibaldi, amministratrice delegata dell’Enit, ha invece voluto sottolineare l’aspetto eclettico e moderno dell’enoturismo: “È un settore che si collega splendidamente non solo alla sostenibilità e all’innovazione” ha spiegato “ma anche anche all’arte e all’archeologia come succede a Pompei, all’architettura e al design, alla land art, al turismo urbano”.