In Spagna scoppia il caso dei tapas bar Champanillo: secondo la Corte UE il nome dei locali è puro “parassitismo commerciale”. Champanilloè una catena di locali della Catalogna in cui si beve vino, si fanno spuntini e si mangiano tapas. Il problema sta nel nome che ricorda molto lo Champagne che, in lingua spagnola, si dice Champàn (il suffisso -illo è come il nostro -ino, uno diminutivo: sarebbe come a dire Champagnino in italiano).
Giovanni Pitruzzella, avvocato generale della Corte, ha spiegato che i prodotti DOP devono essere protetti da “tutte le forme di parassitismo commerciale”. È questa la conclusione a cui il legale è pervenuto a seguito di una causa intentata dal Comité Interprofessionel du Vin de Champagne, il consorzio che tutela il nome dello Champagne in tutto il mondo.
Secondo l’avvocato, è ininfluente il fatto che i Champanillos siano dei bar e non delle bottiglie di vino e chiede all’UE di tutelare i prodotti Dop contro tutte le pratiche di parassitismo commerciale che abbiano come oggetto prodotti o servizi.
L’avvocato ha sottolineato che il regolamento vieta di sfruttare indebitamente il nome di una Dop anche creando associazioni mentali con essa. Ovviamente adesso toccherà ai giudici di Lussemburgo prendere una decisione in merito. I tapas bar in questione, infatti, oltre al nome sospettosamente simile allo champagne, abbinano ad esso la foto di due coppe da spumante che brindano (è il loro logo ufficiale), cosa che richiama ancora di più alla mente le bollicine francesi.