Il vino italiano ancora una volta graziato dai dazi aggiuntivi USA imposti dall’ex presidente a stelle e strisce Donald Trump. L’elenco dei Paesi europei colpiti dai dazi USA aggiuntivi applicati per via della disputa fra Boeing e Airbus è rimasto infatti invariato.
Ad annunciarlo ieri sera l’associazione statunitense degli importatori di bevande (Nabi) del rappresentante per il commercio Usa (Ustr). Quindi nessuna revisione alle tariffe.
Unione Italiana Vini lo definisce un “primo importante segnale di disgelo della nuova Amministrazione americana”. Con l’arrivo di Joe Biden sulla poltrona di presidente il mondo dell’agricoltura si aspettava un ridimensionamento dei dazi, e sembra che la direzione presa dalla nuova Amministrazione USA sia quella sperata.
“Auspichiamo che i prossimi giorni segnino una svolta ancora più netta”, commenta il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti, secondo il quale “il vino europeo confida in una rinnovata stabilità del mercato americano”.
Va decisamente meno bene ai “cugini” francesi e tedeschi: i dazi americani erano infatti stati estesi a fine 2020 e riguardano un +25% sui vini non frizzanti, il mosto d’uva e il cognac, e +15% su alcuni componenti aerei.
Fonte: ANSA