In tempi di pandemia le aziende vinicole italiane hanno fatto di necessità virtù e dato libero sfogo alla loro creatività imprenditoriale lanciando nuovi prodotti per fronteggiare le crisi economica, ma anche promuovendo degustazioni online e potenziando i canali di vendita digitale.
E i risultati sono soddisfacenti secondo la ricerca “Il vino 2021. One year after” commissionata dal Consorzio Tutela Gavi docg, condotta dallo Iulm Wine Institute (Iwi) n collaborazione con l’Unione Italiana Vini (Uiv), Il Corriere Vinicolo e Wine News e curata dal Prof. Massimiliano Bruni.
Secondo il 94% delle cantine intervistate, le iniziative durante il periodo Covid sono risultate utili per aumentare la notorietà del marchio, esplorare nuove forme di comunicazione, di vendita e hanno generato volumi addizionali.
Oltre metà delle aziende vinicole italiane (51%) ha reagito alla crisi pandemica lanciano nuovi prodotti e potenziando la loro presenza sul mercato online, anche con veri e propri tour virtuali. Il 9% ha persino sfruttato la realtà aumentata.
“Risulta evidente – commenta Massimiliano Bruni, direttore IWI – come nelle aziende e nei consorzi di promozione e tutela vi sia la convinzione di aver appreso esperienze nuove e di aver sviluppato competenze utili, così come si è affermata la volontà di portare avanti queste azioni e attività anche nel medio lungo periodo”.
Fonte: ANSA