Il giro d’affari del vino italiano ammonta a 14,2 miliardi di euro: una cifra notevole, ma a ben guardare neanche troppo, se si considera quanto il settore sia strategico per il nostro Paese. A fare meglio di noi, infatti, c’è la Francia (20,7 miliardi) – competitor che potevamo aspettarci di trovare – ma anche il Regno Unito (15,8 miliardi).
Altra cosa su cui siamo indietro rispetto ai nostri cugini europei è la vendita online del vino: in Italia solo il 4% delle vendite viene fatto negli shop online, contro l’11,9% del Regno Unito (in crescita rispetto al 10,1% del 2015) e il 9,9% della Francia (dato quasi duplicato dal 2019, quando si attestava sul 5,5%). Buon per le nostre enoteche fisiche, in fondo, un po’ meno per i big player del commercio online come Tannico.
Questa la situazione fotografata da Wine Report, studio realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi, e dall’enoteca online Vino.com. A livello globale, il valore del mercato del vino è calcolabile in 245,6 miliardi di euro, con una prospettiva di crescita ulteriore da qui al 2025, quando le stime sono che arriverà a 305,2 miliardi di euro. Se invece si calcola l’intero mercato mondiale delle bevande alcoliche con i suoi cinque segmenti (vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink), il valore totale ammonta a 1.317 miliardi di euro.