Più di un milione di bottiglie prodotte in un solo anno: ci stiamo riferendo al 2021 del Ruchè, che senza ombra di dubbio brinda al futuro forte di un’annata da record. Un dato apparentemente freddo, quello sulla produzione, che però se interpretato secondo il contesto e la storia del suo territorio d’elezione racconta la storia di un vino spesso sottovalutato, che per lungo tempo ha patito la popolarità e i mezzi degli altri rossi originari del Piemonte, ma che di fatto ora può contare su di un pubblico e su di un apparato di sostegno in grande salute.
“Il Ruchè è un vino eccellente” ha commentato a tal proposito il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenuto in occasione della tredicesima edizione della Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato, che si tiene fino a domenica 8 maggi presso la Tenuta Mercantile di Castagnole Monferrato. “È un prodotto non solo di qualità ma che si lega fortemente a un territorio che dà l’unicità. La Regione crede in queste eccellenze e le sosterrà anche nel nuovo Piano di sviluppo rurale”. Uno sviluppo che, come accennato, poggia sul terreno fertile e allo stesso tempo concreto di un’annata forte di una produzione in costante crescita che ha sfiorato le 1010000 bottiglie.
La Festa del Ruchè sopracitata si terrà dalle ore 11 alle 23 sabato 7 e domenica 8 maggio, è aperta al pubblico e saranno presenti 15 produttori.