Il Primitivo di Manduria può brindare a un 2021 carico di buone notizie: quello che per molti è stata un’annata carica di dubbi, infatti, per il vino pugliese ha portato una produzione da 23 milioni di litri (in crescita di 2 milioni rispetto al 2020) e un fatturato di 195 milioni (+12 rispetto al 2020). Numeri che, quando tradotti, annunciano a gran voce una crescita complessiva del 7,2% su base annua.
Con le luci dei riflettori che si fanno più insistenti, però, aumentano anche le attenzioni indesiderate come i tentativi di imitazione e contraffazione, che hanno impegnato il Consorzio di Tutela in ben sessantaquattro azioni legali (un numero che pare però crescere di giorno in giorno) volte a proteggere l’avviamento commerciale del Primitivo di Manduria. Al momento, le battaglie vinte sono già 35: due in Cina, una in Cile, cinque in Spagna, tredici in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo e una in Francia, oltre alla sospensione dal commercio in Europa di di 8 marchi depositati presso l’Euipo (l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale). Il Consorzio, inoltre, ha acquistato un dominio con la dicitura primitivodimanduria proprio per ribadire la volontà di combattere le contraffazioni della denominazione pugliese.
“Abbiamo anche inibito la produzione e la commercializzazione di prodotti alimentari che utilizzavano in modo non autorizzato la Dop Primitivo di Manduria” ha spiegato il Presidente Novella Pastorelli. “Con l’Erga Omnes il Consorzio di Tutela è diventato il nodo delle decisioni e del coordinamento esclusivo di tutte le politiche di valorizzazione e di tutela della Dop Manduria”.