Niente pannelli fotovoltaici nella Val di Noto: questa la linea dura assunta dal Consorzio Vini DOC Sicilia che, pur comprendendo appieno la necessità di puntare sulle energie rinnovabili, sottolinea l’importanza di tutelare il contesto e l’armonia paesaggistica della zona in questione. Secondo il Consorzio, infatti, le installazioni in questione andrebbero a ricadere a brevissima distanza da siti culturali e naturalistici riconosciuti dall’Unesco, deturpando lo stesso territorio che l’associazione ha compito di promuovere e proteggere.
In altre parole, “il valore intrinseco del paesaggio e la simbiosi con le attività condotte nei terreni” sono tra i capisaldi dell’attività di tutela del Consorzio che, come accennato in apertura, si dice comunque favorevole alla transizione energetica. Ciò che va ripensato, per l’appunto, è il processo decisionale: “Sostenibilità significa misurare e valutare, secondo un approccio scientifico multidisciplinare, i molteplici impatti che un singolo intervento potrebbe generare sull’ecosistema” spiega Alberto Tasca, presidente di Fondazione SOStain Sicilia. “In tal senso, gli impianti di energia rinnovabile non possono diventare antagonisti del paesaggio – spesso motore economico ed espressione della cultura di un territorio – così come non dovrebbero compromettere la superficie agricola, sempre meno estesa a livello mondiale”. L’invito è quello di trovare un equilibrio rispettoso tra paesaggio e tecnologia, declinandolo attraverso un’etica di preservazione che tenga conto dei bisogni sociali, economici e ambientali del posto.