A nessuno si dovrebbe negare un’emoji e non saremo certo noi, di questi tempi politicamente corretti, a fare della rosatofobia. Contro “l’emarginazione del rosè” si muove il Consorzio di tutela del vino Chiaretto e Bardolino, che ha proposto una raccolta firme.
E poiché persino la pupù ha la sua “faccina”, ma soprattutto, dato che il rosé ha meno successo di quanto sembri, in un mondo che naviga sempre di più attraverso una comunicazione fatta di immagini, il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino pensa di aver trovato una soluzione: ha presentato a Unicode Consortium, ente californiano che sovrintende alle regole della scrittura informatica, la proposta della sua emoticon dedicata al vino rosa. “Un’opportunità- spiega una nota– che consentirebbe di comunicare rapidamente sui social media il piacere di bere un bicchiere di vino rosa, ma al momento reso difficile dall’assenza di un’icona del rosé sugli smartphone e sui pc“.
L’emoji realizzata, che è stata chiamata “Pink Wine”, è stata creata dallo studio veronese Paffi per il Consorzio. L’immagine è semplice e chiara: due calici di vino rosa nell’atto di brindare, coronati da un cuore, rosa anch’esso. Per supportare questa emoji è prevista una raccolta firme che partirà il 21 giugno durante #oggirosa, la giornata nazionale dedicata ai rosati italiani. La petizione continuerà in seguito sia online, attraverso un’apposita campagna social, sia durante le serate di 100 Note in Rosa, rassegna musicale estiva.
[ Fonte: ANSA]