Tempo fino al 14 luglio 2022 (data che in più coincide con la fine dell’attuale campagna vendemmiale) per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp: questa l’ultima disposizione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola concedendo loro più tempo per adeguare le proprie produzioni.
Di quali “nuove norme” stiamo parlando? Beh, in data 7 dicembre 2021 il Regolamento europeo ha disposto che anche la produzione o vinificazione del massimo 15% delle uve derivanti da vigneti ubicati al di fuori della zona delimitata di una Igp debba invece avvenire all’interno dell’ara riconosciuta. La concessione del Ministero concede alla filiera vitivinicola di contenere un danno economico considerevole, visto che tradizionalmente i produttori erano soliti vinificare il massimo 15% delle uve fuori zona.
“Abbiamo cercato di dare una risposta alle preoccupazioni della filiera che aveva chiesto di poter disporre di un periodo congruo che consentisse il graduale adeguamento alle nuove norme” ha commentato a proposito il sottosegretario del Mipaaf, Gian Marco Centinaio. “Si tratta di un primo passo per sanare le criticità che ci sono state segnalate da tutto il mondo vitivinicolo”.