Nonostante le crescenti difficoltà dovute al conflitto armato con la Russia, i produttori di vino dell’Ucraina non hanno alcuna intenzione di rinunciare a ProWein 2022, una delle manifestazioni vinicole più importanti e qualificata a livello nazionale ed internazionale il cui accesso è riservato agli operatori del settore. La notizia, per chiunque sia familiare con la cosiddetta pelle dura dei produttori locali, non dovrebbe sorprendere: la recente guerra, per quanto devastante, non è affatto l’unica crisi che hanno dovuto affrontare negli ultimi anni.
Basti pensare all’annessione russa della Crimea, la principale regione vinicola dell’Ucraina ricca di montagne, steppe e sbocchi sul mare, che ha avuto conseguenze devastanti sull’industria del settore. “Quando l’Ucraina ha perso la Crimea, ha perso più della metà della sua industria vinicola”, ha spiegato Eugene Shneyderis, proprietario della Beykush Winery nell’Ucraina meridionale: ora è il governo russo a raccogliere i profitti del raccolto di ogni annata, e non gli agricoltori o i produttori che lo portano dalla vigna alla bottiglia.
Al momento, i 41500 ettari di vignati ucraini rimangono distribuiti in tre grandi regioni vinicole, la più grande delle quali si trova vicino alla città di Odessa. Si stima che queste macrozone ospitino quasi 180 varietà di uve, tra cui molte autoctone. E nonostante tradizionalmente la produzione sia stata improntata verso i vini dolci o da dessert, a partire dal 2015 i produttori locali hanno dimostrato un certo interesse verso i vini secchi, la cui produzione è cresciuta del 7-9% di anno in anno: ProWein rappresenta una grande occasione per mostrare ai mercati internazionali i frutti di questo percorso. “Negli ultimi otto anni i produttori di vino della terraferma ucraina hanno svolto un lavoro incredibile e ora non si arrendono”, ha sottolineato Victoria Agromakova, CEO di Wine&Spirits Ukraine.