Nel Regno Unito si propongono di farsi un mese intero senza toccare alcol e noi, invece, diamo un’occhiata ai cinque trend che caratterizzeranno il mercato del vino nel corso del 2022. Che per carità, mica vuol dire che passeremo gennaio a bere, anzi: semplicemente è un modo per arrivare a febbraio già preparati.
Le tendenze in questione sono state individuate da Etilika, enoteca online specializzata nella ricerca, selezione e vendita del Made in Italy, nel tentativo di poter intercettare i desideri e le preferenze di un pubblico sempre più attento e consapevole. Non sorprende, dunque, che la prima parola d’ordine sia proprio la sostenibilità, tema sempre più attuale che coinvolge l’intera filiera vitivinicola, nella produzione come nella coltivazione. Punti extra per le aziende che hanno già sviluppato un circuito chiuso per produrre energia per il fabbrisogno interno, e meglio ancora se in listino figurano vini biologici, biodinamici, vegani e naturali. Il 2022 sarà caratterizzato, inoltre, dalla riscoperta dei vini con una gradazione alcolica ridotta o, comunque, piuttosto modesta; un’inversione di marcia che potrebbe favorire vini come Marzemino, Teroldego, Pinot Nero, Favorita e Pinot Bianco.
Una tendenza che, di fatto, viaggia mano nella mano con la rivalutazione delle bollicine rosse, come Bonarda e Barbera, dove la fermentazione viene nuovamente stimolata all’interno della bottiglia tramite l’aggiunta di zuccheri e lieviti. Attenzione, però: stando alle rilevazioni di Etilika, questa crescita in popolarità non coinvolgerà i PET NAT (petillant naturelle), vini molto in voga sul mercato francese che vengono imbottigliati proprio durante la fermentazione, cosicché le bollicine appaiano in maniera del tutto naturale. La preferenza per volumi alcolici (relativamente) bassi potrebbe favorire anche le produzioni del Trentino, più classicamente declinato nel Trento Doc; mentre continua a crescere anche la Lugana Doc, sia veneta che lombarda. L’ultima tendenza riguarda invece la maggiore fiducia nelle enoteche online, che dal 2020 registrano un incremento degli acquisti pari al 110,2%.