La mamma dei truffatori è sempre incinta, e sempre piena di idee incredibili: ci abbiamo messo un po’ anche noi a capire i contorni di questa nuova truffa per cui del banalissimo vino da supermercato viene spacciato per pregiato.
A ordirla, infatti, non è come si potrebbe pensare un ristoratore: anzi, in tutto ciò il ristoratore è proprio la parte lesa.
Proviamo a raccontarvela, così come avviene: un ristorante riceve una telefonata. È una prenotazione per un tavolo, un grosso numero di persone, una festicciola per un’occasione speciale. Proprio per evitare di fare brutta figura con del vinello qualunque, il cliente (sempre una donna) al telefono chiede la cortesia di portare del vino pregiato. “Dovreste ritirarle voi per cortesia, dal mio fornitore di fiducia. Poi, domani sera, saldiamo tutto al termine della cena”. E così, i ristoratori si trovano ad anticipare 420 euro per quello che poi si rivela del comune vino da supermercato da 15 euro e che, indovinate un po’, nessuno verrà mai a ritirare.
L’ultimo caso (come racconta Torino Today) è stato sventato a Torino, nel quartiere di San Salvario, ma la truffa è stata perpetrata un po’ in tutta Italia. Arrestato, per truffa, un uomo di 52 anni nato nella provincia di Napoli ma da anni residente a Como. E’ già noto alle forze dell’ordine per truffe dello stesso tipo, tutte finite con arresti o denunce. Resta ancora non identificata la donna che effettuava le chiamate verso i ristoranti.
[Fonte: Torino Today]