Uno studio condotto dai ricercatori del gruppo Smart Bio-Interfaces dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ha scoperto che delle vinacce di Monterosso, scarto della vinificazione tradizionale delle Cinque Terre, si possono estrarre alcuni polifenoli dal forte potere antiossidante, in grado di contrastare il morbo di Parkinson. E no, lo stesso risultato non può essere emulato semplicemente bevendo il vino.
I ricercatori hanno utilizzato le sostanze sopracitate per riportare alla normalità alcune cellule trattate rotenone, che simula per l’appunto gli effetti del Parkinson. La sperimentazione è avvenuta in vitro, e ora il gruppo di lavoro, coordinato dal ricercatore Gianni Ciofani, è alla ricerca di potenziali collaboratori in modo da testare l’estratto di vinacce su un modello in vivo e verificarne l’efficacia.
“Siamo orgogliosi che tale ricerca sia portata avanti proprio da un monterossino” ha commentato il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia “che oltre ad aver seguito esperimenti per la Nasa, è riuscito a sviluppare e portare avanti il proprio lavoro a partire dai prodotti della sua terra nativa. Un vino che fino ad oggi pensavamo curasse solo l’anima, grazie a lui, sappiamo che può fare molto di più”.