A settembre arriva il Contrassegno di Stato per due Doc marchigiane: il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Verdicchio di Matelica. L’iter per ottenere queste fascette di Stato era iniziato nel corso del 2019 e adesso Valoritalia, ente terzo di certificazione, ha deciso di conferirle a queste due Doc la cui produzione annuale si attesta sulle 20 milioni di bottiglie.
Secondo quanto dichiarato da Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (IMT), grande consorzio delle Marche che raggruppa qualcosa come 472 soci e ben 16 denominazioni tutelate, l’aver ottenuto le ambite fascette del Contrassegno di Stato si configura come una svolta fondamentale e importantissima per quanto riguarda due concetti basi: il primo è garantire una miglior tracciabilità, mentre il secondo riguarda la lotta contro la contraffazione, soprattutto considerando il fatto che questi prodotti stanno diventando sempre più internazionali e richiesti.
Una maggior trasparenza, controllo e anche gestione della produzione e della qualità del Verdicchio hanno spinto l’Imt a decidere di aderire a questa sorta di “fase 2” del processo: si tratta di un vero e proprio salto di qualità che servirà anche per accompagnare l’incremento dello sviluppo della denominazione (il Verdicchio è uno dei prodotti di punta e di eccellenza delle Marche) e dei produttori.