Un’indagine nell’Oltrepò Pavese ha condotto alla scoperta di vino contraffatto e falso vino Doc e Igp: per questo motivo sono state arrestate 5 persone. L’operazione, condotta dai Carabinieri con anche il supporto della Guardia di Finanza, era inerente un nuovo, presunto scandalo per quanto riguarda il vino contraffatto (sempre nell’Oltrepò Pavese nel 2014 c’era stata un’inchiesta simile: quella volta i produttori vinicoli interessati dal’indagine avevano prodotto del Pinot Grigio non rispettando i dettami dei marchi Doc e Igt).
La procura di Pavia, che coordina le indagini, ha emesso 7 provvedimenti: 5 misure di custodia cautelare e 2 obblighi firma. Le persone arrestate, titolari di cantine sociali e aziende vinicole, si ritrovano con l’accusa di aver spacciato vini di qualità inferiore come prodotti Doc e Igt. Questi vini erano stati realizzati usando uve non certificate come biologiche o anche addizionate con anidride carbonica e aromi.
Le indagini sono state ad ampio spettro e hanno coinvolto persone e strutture in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneti e Trentino Alto Adige. Nel mirino una cantina dell’Oltrepò Pavese: l’accusa principale è di aver commercializzato vino contraffatto per origine, qualità e quantità sfruttando un sistema di alterazione del prodotto, con anche la compiacenza di alcuni enologi.
Al momento i reati contestati alle persone arrestate sono:
- associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio
- contraffazione di indicazioni geografiche o di denominazione di origine di prodotti alimentari