Parliamo di vino, anzi, di champagne. Coldiretti ha deciso di contestare l’uso del nome Portofino sullo Champagne dell’azienda Jamin. E protesta anche per l’utilizzo sull’etichetta del logo dell’area marina protetta.
La Coldiretti Genova si è chiesta se fosse corretto che uno champagne, un prodotto francese, sulla bottiglia riporti per quattro volte il nome Portofino. Inoltre si è anche domandata se fosse giusto che un prodotto commerciale sfrutti il logo di un ente pubblico come l’Area Marina Protetta di Portofino.
Perché a quanto pare è quello che sta facendo lo champagne dell’azienda Jamin srl, produttore di champagne che vengono immerse a riposare nella suddetta area marina protetta. Il caso era diventato così eclatante che era stata fatta anche un’interrogazione parlamentare, condotta dall’onorevole Lorenzo Viviani della Lega.
Coldiretti non ha dubbi: è un caso lampante di “Italian Sounding” (come quello della Grappagner tedesca, ricordate?), fenomeno che danneggia i produttori locali e inganna i consumatori.
Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Genova, ha spiegato che ci sono decine e decine di casi di prodotti esteri che nel nome riportano diciture ingannevoli. Quello che Coldiretti vuole sapere è se per chi deve effettuare i previsti controlli, il comportamento di tale azienda sia lecito o meno.
Goffredo poi sottolinea anche la questione della presenza del logo dell’Area Marina Protetta di Portofino sull’etichetta di queste bottiglie di champagne: verrà presentato un question time allo stesso ministro dell’Ambiente per capire se sia corretto un uso del genere di tale logo.