Il Chianti piace e corre fortissimo, forse più di quanto dovrebbe visto che le scorte sono quasi del tutto esaurite, tanto che il Consorzio ha chiesto alla Regione Toscana di anticipare al 1 gennaio 2022 l’immissione sul mercato dell’annata 2021, quando normalmente sarebbe prevista per il primo di marzo.
Per la gioia dei produttori (ma anche di noi umili consumatori) la Giunta della Regione Toscana ha accolto la richiesta del Consorzio, spostando dunque lo sbarco dell’annata 2021 a una manciata di giorni da oggi: le aziende interessate saranno libere di adottare l’anticipo secondo la propria volontà, e chiaramente potranno farlo solamente se le loro produzioni hanno già acquisito le caratteristiche qualitative previste dal rigidissimo disciplinare di produzione.
“Per aver accolto la nostra richiesta ringraziamo la Regione Toscana”, ha dichiarato il direttore del Consorzio del Chianti Marco Alessandro Bani. “L’anticipo dell’immissione sul mercato è necessario per evitare scarsità di prodotto in vendita alla luce del calo della produzione causata dalla gelata dello scorso aprile e dalla successiva siccità. La domanda di prodotto sta continuando ad aumentare e non potevamo lasciare il mercato e gli scaffali della grande distribuzione senza vino Chianti”.