Non rallenta il settore del vino: Asti Spumante e Moscato d’Asti Docg hanno segnato una crescita del +11,9%. Il che ha costretto le aziende a sbloccare le riserve per garantire l’equilibrio del mercato.
Nel primo quadrimestre del 2021 non solo sono stati confermati i risultati positivi dell’anno scorso, ma sono stati anche migliorati. La crescita del mercato ha fatto sì che i produttori, per venire incontro alle esigenze della domanda, abbiano dovuto sbloccare una parte della vendemmia 2020 che era stata messa a riserva.
Parlando di numeri, una crescita di produzione del +11,89% si traduce in un totale di circa 30 milioni di bottiglie. Lo sblocco della riserva interesserà quasi 40mila ettolitri di prodotto: ciò consentirà sia di coprire l’aumentata domanda, sia di mantenere una sufficiente giacenza del prodotto.
Giacomo Pondini, direttore del Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg, ha sottolineato che questo incremento nella domanda ha interessato soprattutto il Moscato d’Asti Docg. L’Asti Spumante, infatti, si è mantenuto sui 14 milioni, più o meno come accaduto durante il primo quadrimestre del 2020. Tuttavia è stato il Moscato d’Asti a crescre in produzione di più di 3 milioni di bottiglie.
Sempre a proposito di Moscato d’Asti: stavate cercando i migliori da bere? Perché non date un’occhiata alla nostra prova d’assaggio?