Dall’inizio della pandemia la gente ha viaggiato meno, e fin qui nulla di sorprendente. Uno degli effetti meno discussi, tuttavia, è che molte compagnie aeree come American Airlines si sono trovate a fare i conti con un inventario stracolmo di cibo e vino: dopotutto, con meno voli e un servizio drasticamente ridotto, a bordo non c’era nessuno (o quasi) per mangiare e bere.
La soluzione si chiama Flagship Cellars, un servizio creato su misura che cura l’offerta di vini e fornisce un sistema di consegna a domicilio. Il servizio costa 99 dollari al mese, e permette agli abbonati di ricevere a casa tre vini premium al mese, fino a esaurimento scorte. E quest’ultimo dettaglio non lo diciamo a caso: una volta che l’eccesso di inventario sarà ripulito, infatti, il servizio terminerà. “Per gli amanti del vino di tutto il mondo, il vino fornisce una connessione più profonda con i luoghi che amano visitare”, ha commentato Alison Taylor, chief officer di American Airlines. “Abbiamo creato Flagship Cellars per offrire più modi ai clienti di gustare il nostro vino Flagship anche se non volano in una delle nostre cabine premium”.
Eh si, cabine premium: perché se invece volate in economy, il consumo di alcol sugli aerei di linea dell’American Airlines è vietato fino al 18 gennaio 2022, mentre per coloro che viaggiano nelle cabine di prima classe e Business Class non c’è alcun problema. Il motivo? Non ci sono dichiarazioni ufficiali, ma si pensa che sia dovuto al numero record di segnalazioni “comportamenti sgradevoli” da parte dei passeggeri.