Tempi duri per gli eventi che, oltre ai rinvii obbligati, devono far attenzione a non pestarsi i piedi l’un l’altro facendo attenzione alle date, se no si finisce come Vinitaly che ha fatto arrabbiare i colleghi della Milano Wine Week.
Dopo aver deciso di rimandare l’evento veronese più pop e seguito d’Italia direttamente l’anno prossimo (10-13 aprile 2022) a causa del Covid, Vinitaly ha infatti annunciato un evento dedicato agli operatori di settore a ottobre.
“Si tratta di Vinitaly-edizione speciale, una manifestazione rigorosamente b2b che segnerà la ripresa delle relazioni commerciali nazionali e internazionali in presenza a Verona dal 16 al 18 ottobre”, aveva spiegato Giovanni Mantovani, ceo di Veronafiere.
Peccato che, proprio in quei giorni, a Milano sia in programma la quarta edizione della Wine Week (2-10 ottobre 2021). Uno sgarbo, o una disattenzione, che non è andata tanto giù al presidente dell’evento milanese Federico Gordini, che ha impugnato carta e penna e scritto una lettera aperta ai colleghi di Vinitaly: “Ce lo aspettavamo. Ma pensavamo che questo periodo così difficile avesse fatto comprendere a tutti gli interlocutori del mondo eventistico e fieristico l’importanza di fare sistema. Di rispettare gli altri player e il loro lavoro. Siamo spiacenti e addolorati per il rinvio di qualsiasi evento o fiera, soprattutto per le tante persone che ci lavorano. Ma questo non autorizza nessuno a ribaltare i calendari senza alcun dialogo”.
Insomma, va bene che tutti sono costretti a rinviare, e che i mesi sono dodici, ma si può sedersi intorno a un tavolo e provare a spartirsi le settimane. Da Vinitaly fanno presente che il loro è un evento B2B, mentre quello di Milano è più rivolto al pubblico.
Ma abbiamo come la sensazione che questo sia solo il primo di tanti casi: cosa succederà quando – finalmente – si potrà ricominciare a organizzare eventi in sicurezza, e si dovranno recuperare tutti quelli rimandati?
[Fonte: Il Giorno]