“La Campania non cambia colore. Rimane come è adesso: arancione“. È la decisione di Vincenzo De Luca, che ha deciso di recente una nuova ordinanza.
Lo ha deciso l’Unità di Crisi della Regione Campania, dopo essersi riunita questa mattina: così una nuova ordinanza regionale, firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, con la quale sono previste altre misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19, quali per esempio i noti divieti di consumazione di cibi e bibite nelle zone pubbliche e le limitazioni alla mobilità sul territorio regionale.
“La Campania non cambia colore, rimane arancione. Fino al 24 , poi si adottano le misure anti-Covid nazionali“. Così, a margine di una iniziativa a Pompei, De Luca si distacca per i ristori stabiliti per le attività di ristorazione: saranno previsti soltanto quelli a livello nazionale, quindi non ci saranno soldi da parte della Regione.
Ecco cosa prevede l’Ordinanza numero 98 del 19 Dicembre che sarà attiva da domani 20 Dicembre:
- Confermate tutte le misure vigenti alla data odierna per effetto di disposizioni statali – ivi comprese quelle di cui all’art.2 del DPCM 3 dicembre 2020 (cd. “zona arancione”) – nonché regionali (Ordinanza n. 96 del 10 dicembre 2020 su controlli degli arrivi e limitazioni alla mobilità sul territorio regionale) ;
- Divieto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11,00 del mattino, di vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche.
- Per tutto l’arco della giornata, divieto di consumo di cibi e bibite, anche non alcoliche, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali;
- Per tutti gli esercizi commerciali, obbligo di misurazione della temperatura corporea agli avventori all’ingresso dei propri locali e di inibire l’ingresso laddove la temperatura risulti superiore a 37,5 ° CC.;
- Raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto delle disposizioni vigenti, in particolare nelle zone della cd. “movida”;
- Raccomandazione ai Comuni ai fini dell’adozione, laddove necessario, di provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, ai sensi delle disposizioni vigenti, nonché delle disposizioni di cui al precedente punto 3.
[ Fonte: La Repubblica ]