Vincenzo De Luca ha ammesso che in Campania non si riescono a trovare camerieri: tutti preferiscono prendere il reddito di cittadinanza. Il governatore della Regione spiega che si tratta di un effetto paradossale di tale misura: se uno prendere 700 euro al mese, non gli interessa trovarsi un lavoro, preferisce andare poi a fare qualche altro doppio lavoro.
Ovviamente le sue considerazioni hanno scatenato l’ennesima bufera sul web. De Luca ha ribadito che gli è stato confermato che diverse attività commerciali non riusciranno a riaprire anche quando sarà permesso perché, per esempio, bar e ristoranti non riescono più a trovare camerieri. Idem dicasi per le attività stagionali. E ricorda quanto già accaduto nel 2020: non si erano trovati stagionali per l’industria conserviera.
Secondo De Luca, è un effetto collaterale del reddito di cittadinanza. Il governatore ha sottolineato che se tu dai a una persona 700 euro al mese e poi questa persona va a farsi un doppio lavoro, che interesse potrà mai avere per alzarsi alle 6 del mattino per andare a lavorare in un’industria di trasformazione agricola?
De Luca ha poi ribadito che ci sono persone che prendono il reddito di cittadinanza e poi fanno a fare altri lavori in nero. Secondo il Governatore sono state create dele anomalie, dei veri e propri imbrogli come sempre succede in Italia. E come al solito, tutto ciò finisce col danneggiare l’economia del Paese.
Per De Luca, esiste il dovere di garantire il reddito alla povera gente e a chi non ce la fa, ma bisogna evitare il paradosso di arrivare al punto in cui non ci sono più lavoratori stagionali.
Ovviamente il web si è diviso: c’è chi sostiene il ragionamento di De Luca e chi gli fa notare che bisogna vedere anche cosa offrono i ristoratori. Qualcuno gli ha anche chiesto cosa sceglierebbe lui: 700 euro per lavorare 12 ore senza contratto o 700 euro per stare a casa?
Qualche giorno fa anche da Bologna arrivava un allarme simile: bar e ristoranti non riescono a trovare camerieri. Ma non per il reddito di cittadinanza: è che, nel frattempo, molti camerieri, a causa delle chiusure provate dalla pandemia, hanno dovuto cambiare lavoro.