Il problema è sempre l’uso di parole italiane come cavallo di troia: l’avessero chiamata pasta con le fottute farfalle invece di Carbonara, chi avrebbe detto niente.
Invece, ogni volta che il video del sito francese Demotivateur viene visto, con quella Carbonara imbarazzante, un uomo culinariamente normodotato muore.
E per non farci mancare niente abbiamo anche il logo dello sponsor: pensate, è Barilla!
Sedetevi e apprezzate lo spettacolo folk inconsapevole, almeno spero, di una ricetta che riesce a catapultare ingredienti a casaccio e senza nesso logico per poi definirla Carbonara.
Carbonara? Come può definirsi Carbonara una ricetta con, in ordine sparso: pasta, panna, pancetta e parmigiano, e per giunta tutto nella stessa pentola?
Comprensibilmente sulla pagina Facebook Sai cosa mangi?, che ha condiviso per prima il video, l’indignazione ha preso il sopravvento, basta leggere i commenti. Stessa cosa è successa stamattina sulla pagina Facebook di Dissapore.
Certo, sappiamo che si tratta di una citazione del libro One Pot di Martha Stewart, dove lo spunto è cucinare un piatto usando una sola pentola, ne abbiamo parlato più volte.
Ma anche all’indecenza c’è un limite, perbacco!
Barilla stessa ha preso le distanze dal video intervenendo proprio sulla pagina Facebook Sai cosa mangi?, anche perché i commenti sprezzanti sul marchio italiano stavano diventando insulti.
“Siamo aperti a ogni variazione della carbonara, ma questa va decisamente oltre… désolé“.
Ora che lo sfogo volge al termine, voglio lanciare una petizione per la difesa della cucina italiana dagli attacchi squinternati del primo che, senza le dovute connessioni neuronali, si alza la mattina e mette sui fornelli una casseruola vuota.
Vi prego, firmate senza remora e sarete attivi fautori della cucina senza rivisitazioni minchione.