A Vicenza il Comune ha vietato il kebab in centro città. Messa così la questione è un po’ criptica, per cui ampliamo il discorso. In pratica è stato pubblicato il nuovo regolamento comunale in merito alle attività commerciale. Il focus della questione è tutelare il centro cittadino, per cui via kebab, compro oro e phone center dal centro.
Il sindaco Francesco Rucco ha spiegato che, fino a nuovo regolamento, verranno favorite solamente le aperture di attività con naturale attitudine al bello della città d’arte, patrimonio Unesco. Queste nuove norme saranno valide nell’area di circonvallazione interna della città e proibiranno l’apertura delle seguenti attività:
- macelleria e polleria non italiana (inclusa la carne halal)
- bar e ristoranti affiliati a grandi catene con prodotti non facenti parte della tradizione alimentare locale
- medie e grandi strutture di vendita di prodotti sia alimentari che non alimentari (supermercati)
- attività relative a pasti industriali precotti
- fast food
- locali in cui la vendita o somministrazione di alimenti avviene solo tramite apparecchi automatici
- prodotti a base di cannabis
- negozi di bigiotteria di bassa qualità
- oggettistica etnica
- usato (esclusi, però, i negozi di abbigliamento e accessori vintage, arredo e oggettistica da collezione)
- accessori per telefonia (esclusi i questo caso i marchi di telefonia mobile)
- phone center
- carrozzeria
- gommista
- compro oro
- money transfer
- lavanderie self service
- centri massaggi non associati ad attività estetica
- sexy shop
Francesco Rucco ha spiegato a Il Giornale di Vicenza che tale regolamento rispecchia la loro visione di un centro storico che sia vivo, attrattivo e di qualità. Vicenza è una città turistica e bisogna valorizzare questa sua identità, promuovendo le attività che siano in linea con la naturale attitudine al bello della cittadina.