Un controllo di routine trasformatosi in tragedia: Nicolò Corsi aveva appena 21 anni e lavorava in una ditta specializzata nella manutenzione degli impianti di aziende vitivinicole. Nella giornata di venerdì scorso, il 2 di settembre, stava lavorando insieme ad alcuni colleghi nei locali della Cantina Pasqua, azienda a pochi passi da Verona, quando rimase stordito dalle esalazioni provenienti da un silos di vino. Il giovane, ottenebrato dai vapori, si stava occupando della manutenzione in un serbatoio quando finì per perdere i sensi e precipitare all’interno dello stesso contenitore. Un collega più anziano, 37enne, si è accorto di quanto stava succedendo e ha immediatamente tentato di salvare il ragazzo ma, salendo con troppa fretta le scale esterne per raggiungere la vetta del silos ha perso l’equilibrio, battendo a sua volta la testa a terra.
Altri colleghi giunti sul posto hanno dunque contattato quanto prima il personale medico del 118, che ha immediatamente trasportato i due verso l’ospedale di Borgo Trento: il collega più anziano, rimasto come accennato ferito alla testa, è attualmente ricoverato in gravi condizioni; mentre il giovane Corsi, le cui condizioni erano apparse fin da subito come disperate, è deceduto un paio di giorni dopo l’accaduto, nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 settembre.