Come se non bastasse la pandemia a tenere sotto scacco l’Italia. Ora anche il maltempo non tranquillizza il Belpaese che ieri si è trovato a dover affrontare la furia dell’acqua. Nello specifico, a pagarne le conseguenze è stata Verona sommersa a causa di un nubifragio, attorno alle ore 19.00, che ha distrutto anche i vigneti. Forti raffiche di vento, grandine e pioggia hanno allagato alcuni quartieri della città e l’acqua ha raggiunto il livello di 1 metro, in particolare nella zona di Santo Stefano, dove ha distrutto le vetrine dei negozi.
I vigili del fuoco hanno ricevuto oltre 120 chiamate a causa di alberi caduti, circa 500, e strade allagate. “Nessuno è rimasto ferito, possiamo parlare di un miracolo”, hanno dichiarato. Ingenti i danni anche nelle campagne circostanti. “È stato allucinante. Abbiamo raggiunto e superato il livello della piena dell’Adige degli anni Ottanta dell’Ottocento. La conta dei danni, questa volta, sarà ancora più devastante“, ha dichiarato Gianfranco Sacchetto, portavoce del comitato Santo Stefano che da anni segnala la grave situazione idrogeologica del rione, anche dopo gli ultimi interventi effettuati da Acque Veronesi.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato intanto la dichiarazione dello stato di crisi per Verona e altri comuni della provincia.
Fonte: [L’Arena]