A Venezia un bar è stato multato perché usava due barche per aumentare la superficie del locale in modo da servire più clienti. Il fatto è che nella città lagunare è vietato utilizzare imbarcazioni a tale fine.
Con le norme di riapertura dei ristoranti, bar e locali anti diffusione Coronavirus, a causa dell’obbligo di distanziamento sociale, la superficie da destinare ai clienti è diminuita. Per questo motivo, per esempio, si è deciso di aumentare temporaneamente la superficie esterna dedicata ai tavolini. Tuttavia un bar di Venezia ha avuto un’idea alternativa: perché non usare delle barche a tale scopo?
I vigili in borghese, durante i normali sopralluoghi per controllare la movida, si sono accorti di un bar di Cannaregio che non seguiva proprio alla lettera ciò che era previsto dalla legge. Mescolatisi fra la folla, hanno notato che i clienti acquistavano le bevande da consumare e poi venivano mandati a berle sulle imbarcazioni. Inoltre le bevande venivano consegnate in bicchieri di plastica e non in vetro.
Peccato che il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana, nell’articolo 18, comma 7 specifichi chiaramente che è sempre vietato aumentare la superficie di somministrazione utilizzando imbarcazioni o natanti di qualsiasi tipo. Idem dicasi per l’utilizzo a tale scopo di parapetti o strutture per l’ormeggio, anche quando vengono modificate temporaneamente le caratteristiche.
Per tutti questi motivi, il bar si è beccato prima una multa da 350 euro e poi si è visto sequestrare le due imbarcazioni.