Ha avuto un lieto fine l’appello di Hamed Hamadi, chef e ristoratore veneto, che aveva chiesto a gran voce di aiutare sua sorella, rimasta in Afghanistan dopo la caduta di Kabul nelle mani dei Talebani.
La posizione della trentaduenne Zahra Ahmadi – raccontava lo chef – era particolarmente a rischio vista la sua posizione di attivista dei diritti umani e delle donne. Finalmente, Hamed ha ricevuto il tanto atteso messaggio: sua sorella si trova in un posto sicuro, in attesa dell’imbarco per l’Italia. A dare la notizia è stato lo stesso ristoratore, celebre per aver creato a Venezia Orient Experience, format di ristoranti “etnico – solidali” in cui dare lavoro ai rifugiati.
“Zahra è salva”, ha scritto Hamed sulla sua pagina Facebook, ringraziando chi più gli è stato vicino in queste drammatiche ore e in particolare coloro “che hanno iniziato a vivere in questo film dell’ orrore con me”. Hamed ha riportato il messaggio della sorella, ricevuto alle 4.30 del mattino, che gli comunicava che la questione era risolta. “Grazie a tutti italiani…migliaia di persone che mi hanno scritto in questi giorni, ogni uno in suo modo è stato disponibile, solidale, colpita ed amico… Viva l’Italia …Anche io come Zahra credo che il popolo del mondo ha un cuore debole per l’Afghanistan….tocchiamolo”.