Il Veneto, nel tentativo di arginare la diffusione del Coronavirus, ha deciso di emanare una nuova ordinanza per le feste di Natale, anticipando così quelle che il Governo si degnerà di dirci prima o poi nel corso dei prossimi giorni. Con questa ordinanza in pratica si potrà andare nei ristoranti in comuni diversi da quello di residenza solo entro e non oltre le 14.
L’ordinanza avrà effetto dal 19 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Il nucleo centrale riguarda il divieto in questo periodo di spostarsi dal proprio comune di residenza o domicilio dopo le ore 14, fatti salvi i soliti motivi: esigenze lavorative, studio, motivi di salute e situazioni di necessità. Tuttavia è sempre concesso il ritorno presso la propria abitazione anche dopo le 14. Questo fermo restando il divieto di spostamento fra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, così come esplicitato dal Governo.
Nell’ordinanza, sempre per quanto riguarda il settore della ristorazione, oltre al divieto di spostarsi dalla propria città dopo le 14 per andare in un ristorante che si trovi in altro comune, ci sono altre norme da seguire (alcune sono ripetizioni di quanto già stabilito negli ultimi Dpcm):
- nelle attività di somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 11 alle ore 15, bisogna prima occupare i posti a sedere all’interno e all’esterno del locale. In assenza di posti, bisogna rispettare il distanziamento interpersonale
- dalle ore 15 e fino alla chiusura è possibile solo il servizio al banco
- obbligo di usare la mascherina sia in piedi che seduti, anche quando solo si parla, salvo ovviamente il tempo strettamente necessario per mangiare
- ad un tavolo non possono sedere più di 4 persone, anche se conviventi e devono comunque mantenere un metro di distanza
- i servizi di ristorazione devono esporre all’ingresso un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse nel locale
- i servizi di ristorazione devono evitare l’ingresso di clienti oltre il numero massimo indicato nel cartello
- vietata la consumazione di alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze del locale o in luoghi affollati (salvo ovviamente per gli alimenti che vanno consumati nell’immediatezza dell’asporto)
- è sempre consentita e raccomandata la vendita di alimenti e bevande con consegna a domicilio
L’ordinanza parla poi anche dei negozi. La Regione, infatti, raccomanda caldamente di andare nei negozi del comune di residenza dopo le 14. Trovano spazio, poi, anche norme relative alle attività commerciali:
- l’accesso agli esercizi di vendita di generi alimentari è permesso a una sola persona per nucleo famigliare (salvo chi deve accompagnare persone con difficoltà o minori di età inferiore ai 14 anni)
- i locali con una superficie fino a 40 metri quadri dovranno far entrare un solo cliente per volta
- i locali con superficie superiore a 40 metri quadri potranno far entrare un cliente ogni 20 metri quadri
- i negozi dovranno esporre un cartello che indichi il numero massimo di clienti che possono entrare e farlo rispettare