Ha fatto letteralmente inferocire il web la richiesta di dress code di una cena con degustazione di vino che si è tenuta in Veneto: alle donne era richiesto un tacco di almeno 7 cm. Questo ritorno al Medioevo non è certo passato inosservato e l’evento, Bollicine in Villa 2023, si è subito a cancellare il post incriminato.
Veneto: il dress code da Medioevo anche no, grazie
Il post in questione era stato pubblicato sulla pagina Facebook di Bollicine in Villa. Con tanto di locandina raffigurante una donna semisvestita che beve da un flute (che se devi sponsorizzare un evento a tema vino, vuoi non metterci una donna poco vestita?), ecco che nel post il dress code per gli uomini prevedeva l’abito elegante (e ci sta: è una cena di gala con degustazione di vino, non ti presenti in infradito e cappellino sportivo), mentre per le donne di nuovo previsto l’abito legante (vedi prima) e un tacco da almeno 7 cm.
Ecco, su quest’ultima richiesta il web si è imbufalito: altri stereotipi ne abbiamo? L’evento si terrà l’1 e 2 aprile a Villa Farsetti, a Santa Maria di Sala in provincia di Venezia. Qui è prevista una cena di gala nel ristorante di Trebaseleghe, con annessa degustazione di vini.
Il dress code richiesto non è stato proprio gradito dal web, tanto che gli organizzatori si sono affrettati a rimuovere la richiesta del dress code (ma non la locandina). Nel frattempo Il Corriere del Veneto ha chiesto agli organizzatori il perché di tale discutibile scelta, ma gli organizzatori hanno ribadito che per loro non si tratta di sessismo e che nessuna donna si è mai lamentata della richiesta. Anzi, sono stati così magnanimi che nel corso degli anni hanno abbassato l’altezza richiesta per i tacchi: prima erano da 12 cm, poi sono passati a 10 cm e adesso a 7 cm. B.
Non è possibile riportare il post in quanto è stato rimosso. Per un po’ erano rimasti i Commenti, ma andando a dare un’occhiata alla Pagina, anche quelli sono spariti (o comunque non sono più visibili). Qualcuno, però, qua e là è riuscito a sopravvivere. C’è chi chiedeva se fossimo tornati nel Medioevo e chi si informava se il metro per misurarli bisognasse portarselo da casa o fosse presente in loco. Altri chiedevano che anche la locandina fosse cambiata visto che sembrava pubblicizzare più uno spettacolo di burlesque che non una degustazione di vini francesi.
C’è anche chi difende l’operato degli organizzatori, sostenendo che si tratti di un normale dress code per una serata elegante. Ma il punto è proprio questo: bastava che gli organizzatori terminassero con “abito elegante”, così come fatto per il dress code maschile. Perché mai elegante per una donna dovrebbe essere solamente un tacco alto?