La barretta Chocaviar Venchi è fondente al 75%, ma solo per quanto riguarda la granella che la ricopre. E questo aspetto non si evince di fronte agli occhi del consumatore che si accinge a leggere l’etichetta, informazioni che sono fornite correttamente solo sul retro. Evidentemente è troppo poco per l’Antitrust che ha comminato una multa di 70mila euro al brand.
Per l’Antitrust, la pubblicità della barretta “Chocaviar” indicava in maniera fuorviante la percentuale del 75% di cacao contenuta nel prodotto, presente, al contrario, solo nella granella esterna. La pratica commerciale esaminata riguarda le modalità di presentazione in etichetta della percentuale di cacao contenuta.
“Sul frontpack delle confezioni – spiega l’Antitrust nel provvedimento pubblicato sul bollettino del 13 luglio – è presente il claim ‘75% ricoperto farcito cuor di cacao’, accompagnato da un pittogramma costituito da un bollino di forma circolare recante al centro la percentuale ‘75%’, contornata, lungo la circonferenza, dalla dicitura ‘barretta chocaviar extra fondente – cocoa 75%’.
Sul retro della confezione ci sono invece i dati relativi alla percentuale corretta di cacao: “ripieno al cacao -54% (cacao nel ripieno: 23%)”, “ricoperto di cioccolato fondente -27% (cacao. 56% min.) e granella di cioccolato extra fondente -19% (cacao: 75% min.)”. La percentuale del 75% compare, dunque, con riferimento alla sola granella che rappresenta il 19% della barretta.