Ne scrivono persino sul Daily Tribune: il panettiere dei papi ha chiuso i battenti, mettendo fine a una storia che ha segnato Roma negli ultimi decenni. Il panificio Arrigoni a Borgo Pio era accanto al Vaticano e ha subito i tempi che corrono: lo spopolamento dei centri più antichi, il turismo di massa, le difficoltà crescenti per le attività artigianali.
Insomma una storia comune a moltissime piccole realtà che si stanno vedendo mettere da parte sia dai clienti sia e soprattutto dalle amministrazioni che non tutelano e non semplificano burocrazia e spese. Ed è così che il Vaticano termina un capitolo che durava dal 1930, con pane e bontà assaggiate da Papa Giovanni XXIII, Papa Woityla, Papa Ratzinger, l’attuale Bergoglio.
Notizia che ha fatto il giro del mondo
“We turned the oven off on Tuesday,” said Angelo Arrigoni, 79, whose father opened the little shop in 1930 during Pius XI’s papacy, and who would hand-deliver bread to the papal household.
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— Daily Tribune (@tribunephl) July 6, 2023
Abbiamo appreso che il Daily Tribune ha lanciato un twitter eloquente, che racconta di come il settantanovenne Angelo Arrigoni abbia chiuso Borgo Pio, aperto dal padre negli anni Trenta. C’è anche El País, che dedica all’accaduto un titolo eloquente: “Papa Francesco perde il suo panettiere – la erosión del turismo y la falta de ayudas obligan a cerrar el histórico establecimiento de Angelo Arrigoni, que a lo largo de 90 años ha elaborado el pan de los últimos ocho pontífices”. Ovvero “erosione del turismo e la mancanza di aiuti costringono alla chiusura dello storico negozio di Angelo Arrigoni, che per 90 anni ha fatto il pane degli ultimi otto pontefici“. Ne parla anche Aleteia in tutte le lingue.
La passione dei papi
C’è Angelo Arrigoni dietro al banco di Borgo Pio, storicissimo panificio aperto novant’anni fa dal padre, trasferitosi da Monza per amore. Un po’ per il turismo sempre più massificato, un po’ per le difficoltà comuni, un po’ per la stanchezza e una salute quasi ottuagenaria, ha deciso di ritirarsi e chiudere il negozio. Tutto iniziò quando una zia molto religiosa prestò i soldi alla famiglia Arrigoni per aprire un forno proprio accanto a San Pietro, ed ecco che presto divenne “il panettiere dei papi”. Come suo padre, lo stesso Angelo.
Sì perché ha servito ben otto papi, e può raccontare molti aneddoti a riguardo. A quanto pare, per fare un esempio, Papa Giovanni XXIII andava matto per il pane rosetta, Ratzinger per il pane nero, mentre Wojtyla amava le ciriole (un pane laziale).
Fonte AGI