Prima di tutto la doverosa premessa – se è foodporn togliamo. Che poi, diciamocelo chiaramente, che d’altronde qui siamo tra amici ed è inutile lasciarsi inibire da eccessi di pudicizia – per vedere un nesso tra la pornografia e la gastronomia, o la cucina se vogliamo essere più vaghi ma sorprendentemente non meno precisi, non ci serviva certo vedere Valentina Nappi venire imboccata da Dina a Gussago. Ehi, non guardateci così: è vero, di tanto in tanto un po’ maliziosetti lo siamo, ma a onore del vero le somiglianze tra ciò che succede tra le coperte e ciò che succede a tavola sono un po’ (o a essere più precisi, dovrebbero essere) sotto gli occhi di tutti.
Valentina Nappi da Dina a Gussago: ma che c’entra la pornografia con la cucina?
C’entra, c’entra. Partiamo dalle basi, e cioè che dire “che schifo”, a tavola quanto a letto, è nel migliore dei inopportuno (tanto per usare un eufemismo) e nel peggiore una grossolana dimostrazione di incompetenza (non ce ne voglia, ministro Lollobrigida: a sto giro, lo promettiamo, non ce l’abbiamo con lei). C’è un altro punto comune, talmente ovvio da passare, se vogliamo, addirittura indisturbato: entrambe – la pornografia e la cucina, anche se sta a voi scegliere quale più delle due e perché – si occupano di stuzzicare i nostri sensi. L’appetito, se volete. Ogni gioco di parole, è il caso di dirlo, è voluto.
Allontanandoci un poco, ma neanche troppo, dall’empirismo più ovvio, possiamo notare che tanto la pornografia quanto la cucina sono forzatamente – e fortunatamente: altrimenti sai che barba? – legati agli istinti più basici, più indispensabili e, se vogliamo, più democratici: il riempirsi la pancia e il garantire il futuro alla nostra specie. Insomma, in definitiva no: Valentina Nappi che pubblica un video su Instagram in cui viene imboccata da Dina a Gussago (che poi, a scanso di equivoci: Nappi stessa spiega che non si tratta di un trattamento preferenziale, ma parte di come è stato intesto il piatto) non è la nota pepata che ci salva dalla monotonia da osservare con occhio strabuzzato e un rosario ben stretto in pugno, ma piuttosto la sfumatura di un gusto che sta alla radice e alla cenere del mangiare.
https://www.instagram.com/p/CwnJOGcIMJ7/?hl=it
A fare gli onori di casa, o in altre parole a tenere in mano il cucchiaio, altro non è che chef Alberto Gipponi, testa e mano che anima Dina a Gussago, per l’appunto. Il verdetto di Valentina Nappi, nel frattempo, non lascia dubbi: “È il ristorante più interessante in Italia in questo momento”, scrive nella didascalia del post e poi sulle storie di Instagram. Noi ci contiamo: d’altronde, di chi conosce bene quei due mondi che alla fine sono le due facce della stessa medaglia, non c’è che da fidarsi.