Gli Usa mettono al bando il Clorpirifos, un pesticida organofosfato accusato di causare potenziali problemi neurologici ai bambini.
Ad annunciarlo è stata l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, annullando una precedente decisione dell’amministrazione Trump che aveva deciso di non vietare la controversa sostanza chimica, sostenendo che non c’erano prove sufficienti legate al pericolo rappresentato dal Clorpirifos. Sostanza che, peraltro, è stata già vietata nel 2020 anche dalla Commissione Europea, sebbene l’Italia l’abbia comunque utilizzata in deroga su alcuni alberi da frutto e per combattere la cimice asiatica.
Insomma, mentre “l’EPA sta compiendo un passo in avanti per proteggere la salute pubblica”, come ha spiegato l’amministratore dell’EPA Michael Regan, l’Italia tentenna un tantino. Eppure, quattro studi del Columbia Center for Children’s Environmental Health avrebbero osservato legami tra il Clorpirifos e il neurosviluppo dei bambini, con un aumento delle probabilità di ritardo mentale, ritardo psicomotorio, disturbi dell’attenzione e disturbi pervasivi dello sviluppo tra i bambini ad alta esposizione.
Secondo l’Occupational Safety and Health Administration, l’esposizione al Clorpirifos può causare una serie di sintomi tra cui nausea, vomito, mal di testa, vertigini, convulsioni e paralisi. Il divieto di utilizzo del pesticida – che allinea gli Stati Uniti ad altri paesi, come il Canada – entrerà in vigore tra sei mesi.