Torniamo negli USA: vi ricordate del COO di Beyond Meat che era stato accusato di aver tentato di strappare a morsi il naso di un uomo? Ebbene: è stato licenziato. E con lui altri diversi dipendenti, il che fa supporre un piano di ridimensionamento dell’azienda di carne non carne.
A seguito del fattaccio, Beyond Meat aveva deciso di sospendere a tempo indeterminato Douglas Ramsey, all’epoca direttore operativo. Ma adesso, visto che le cose non vanno benissimo per l’azienda di carne finta in quanto la domanda di carne non carne è in calo, ecco che Beyond Meat ha deciso di ridurre il 20% della sua forza lavoro.
Probabilmente il nome di Douglas Ramsey era fra i primi posti della lista dei dipendenti da mandare a casa, ma non è stato il solo: l’azienda ha annunciato che avrebbe licenziato 200 dipendenti.
Ethan Brown, capo di Beyond Meat, ha spiegato che la decisione di ridurre il personale e le spese in tutta l’azienda, incluso il gruppo dirigenziale, rifletta un corretto ridimensionamento della loro organizzazione a causa delle attuali condizioni economiche.
Il fatto è che fra nuovi rivali nel settore, come Kellog’s e Tyson Foods e il pessimo connubio formato dalla crisi economica e dal fatto che la carne non carne costi di più della carne vera, ecco che Beyond Meat ha visto calare le sue vendite nell’ultimo periodo (e di sicuro il fallimentare test del panino di carne non carne da McDonald’s non ha aiutato). Anzi: i dirigenti hanno avvertito gli investitori del fatto che le vendite del 2022 scenderanno del 9-14% rispetto al 2021.
Non è certo la prima volta che Beyond Meat annuncia un round di tagli dei posti di lavoro: già ad agosto molti dipendenti erano stati lasciati a casa, fra cui altri dirigenti, oltre al signor Ramsey. Quest’ultimo era stato arrestato il mese scorso: dopo una partita di football in Arkansas, aveva morso il naso di un uomo. Così l’azienda lo aveva sospeso, salvo decidere poi di includerlo nel nuovo round di licenziamenti.