Le uova sono ormai diventate un bene di lusso negli Stati Uniti: il loro prezzo infatti, a causa dell’epidemia di influenza aviaria (che negli USA è stata violentissima) è aumentato alle stelle, con prezzi anche raddoppiati e generalmente molto più alti dello scorso anno, per quello che dovrebbe essere un alimento base della spesa quotidiana. Le previsioni, peraltro, non sono rosee: pare infatti che la scalata dei prezzi delle uova non sia ancora finita. Colpa dell’enorme calo della produzione statunitense, crollata al minimo di sette anni appunto a causa uno dei peggiori focolai di influenza aviaria mai visti al mondo.
Quello delle uova, in un contesto internazionale di inflazione crescente, è il più grande aumento tra tutti i generi alimentari monitorati dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Ma d’altronde, le uova scarseggiano più del previsto. L’epidemia di influenza aviaria ha colpito più di 38 milioni di volatili negli Stati Uniti, portando la produzione di uova da tavola al livello più basso dal 2015, anno in cui gli Stati Uniti erano stati colpiti da una precedente epidemia di aviaria.
Inoltre, come accade anche nel resto del mondo, anche i costi di produzione sono in crescita, e questo si riflette sul consumatore finale. Che non può più farsi serenamente una frittata, e che dovrà sostituire le uova strapazzate della colazione con una più economica alternativa all’Europea. Suvvia, che mangino le brioches.