Tra gli effetti più appariscenti (e preoccupanti) dell’inizio della pandemia, tutti ricorderanno le file sterminate di scaffali vuoti nei supermercati. Ora, a quasi due anni di distanza, eccoci a rivivere le stesse scene: negli USA, infatti, molti dei locali facenti parte del network della grande distribuzione sono in grande difficoltà per l’aumento dei casi di Covid causati dalla variante Omicron e dai problemi alla catena di approvvigionamento.
Scene che anche noi, in Italia, abbiamo ricominciato a vivere. Nel caso dei nostri amici oltreoceano, tuttavia, si tratta per l’appunto dell’azione di due crisi ben distinte, seppur collegate: da un lato abbiamo i contagi sempre più numerosi, che chiaramente non risparmiano nemmeno il personale dei supermercati, e dall’altro la più recente crisi alla catena di approvvigionamento che sta letteralmente paralizzando il commercio interno a stelle e strisce. È il risultato è sotto gli occhi di tutti, con carenze a livello nazionale per prodotti come carne e beni confezionati come i cereali.