Crisi per il settore del latte negli USA: negli Stati Uniti Borden Dairy, secondo produttore di latte a livello nazionale, dichiara bancarotta. La situazione è particolarmente preoccupante perché solo a novembre scorso la Dean Foods, il primo produttore di latte, aveva fatto domanda di fallimento. Adesso, dopo 160 anni di attività, Borden Dairy ha dovuto presentare istanza di fallimento.
L’azienda ha annunciato la sua decisione domenica, affermando che avrebbe utilizzato il processo giudiziario per la “ristrutturazione finanziaria” necessaria a ridurre il carico del debito. Tony Sarsam, CEO di Borden, ha dichiarato che questa riorganizzazione rafforzerà in futuro la posizione della società. Nella dichiarazione di fallimento, l’azienda ha dichiarato che continuerà a funzionare normalmente conservando a sua base di dipendenti (si parla di 3.300 lavoratori).
Borden Dairy ha provato a incrementare i suoi introiti rilanciando il marchio Elsie e introducendo nuovi prodotti lattiero-caseari, ma l’aumento dei prezzi del latte crudo e le sempre più difficili sfide del mercato sono stati ostacoli troppo ardui da superare per l’azienda. In effetti nel 2018 Dairy Farmers of America, che serve più di 8.500 produttori nel settore, ha riportato un declino nelle vendite del latte tradizionale per un valore di 1,1 miliardi di dollari.
La caduta di popolarità del latte negli Stati Uniti è dovuta alla crescita di popolarità delle alternative vegetali al latte vaccino come il latte di mandorle, d’avena e soia. Il Dipartimento di Agricoltura negli USA ha anche riferito che il numero di aziende lattiero-casearie autorizzate nel paese è diminuito di 2.731 unità, con una perdita del 6,8%.
[Crediti | USA Today]