Al colosso svizzero Migros va la medaglia d’oro per aver creato il primo uovo sodo vegano, battezzato come V-Love The Boiled e pronto ad apparire in edizione limitata sugli scaffali dei punti vendita dell’azienda a Basilea, Lucerna, Ginevra e Zurigo in confezioni da quattro al prezzo di 4,40 franchi (circa 4,15 euro).
L’aspetto è in tutto e per tutto quello di un uovo bollito prodotto normalmente da una gallina (e il gusto, stando alle promesse di Migros, pure), ma è ricavato da acqua, proteine di soia, amido di riso, fibra di mais solubile, olio di colza e diversi gelificanti naturali e caroteni. La trovata arriva in un momento decisamente sensibile nella corsa al plant based che pare, per diverse compagnie, una strada sempre più popolare per avviarsi verso un’identità più green e amica dell’ambiente.
A rigor del vero, però, va detto che qualcuno ci è arrivato prima: i più attenti (e forse anche i più patriottici) infatti ricorderanno che nel 2017 quattro studentesse dell’Università di Udine inventarono di fatto l’uovo vegano brevettando la loro formula a base di farine di diversi legumi, oli vegetali, gelificante e sale speciale. Il caso, tuttavia, portò con sé alcune polemiche.