Tanto lavoro per i Nas, in questi giorni di festa: i sopralluoghi e i controlli lungo tutto lo Stivale hanno avuto un esito catastrofico, a partire dalle uova di Pasqua scadute da anni eppure riconfezionate e vendute come artigianali. In totale si parla si due tonnellate di prodotti dolciari pasquali sequestrate – tra uova, colombe e altro – e in molti casi si procederà alle indagini per tentata frode in commercio.
A tutto ciò si aggiungono anche multe immediate, segnalazioni e laboratori chiusi (parecchi, in poche ore). Insomma un bilancio davvero sconvolgente, considerate le 840 ispezioni condotte dai Nas. Non solo prodotti sequestrati, inoltre, ma anche condizioni igieniche ritenute inadeguate sia in loco sia rispetto alle forniture.
Uova e colombe industriali, rivendute come artigianali
Solo in provincia di Bergamo e a Roman sono sei i titolari segnalati per ipotesi di tentata frode, e oltre 300 i prodotti sequestrati (uova ma anche colombe) per irregolarità quali la dicitura “produzione propria”, falsa. E 500 mila Euro di prodotti buttate via.
Lo scorso Natale abbiamo fatto un’indagine sui panettoni artigianali firmati, scoprendo che non tutti i grandi nomi producono da sé il prodotto: tanti, infatti, si rivolgono a laboratori terzi e alcuni non sono nemmeno artigianali. Non c’è nulla di male – lo ricordiamo – ma a patto che lo si dichiari esplicitamente in modo che l’acquirente possa avere o trovare tutte le informazioni prima di procedere all’acquisto.
Cioccolato e dolci scaduti da anni
Insomma oltre al danno anche la beffa. Il fatto di spacciare per artigianali uova Pasqua industriali basterebbe, invece si scopre persino che il cioccolato era scaduto da anni. Sempre in provincia di Bergamo sono stati disposti quindici provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività, con un eclatante caso in cui sono stati trovati 70 kg di cioccolato scaduto da anni.
A determinare la deperibilità del cioccolato sono componenti quali latte, altri grassi e frutta secca, e anche nel cioccolato fondente è necessario per legge indicare una data di scadenza. In casi di farciture, poi, la questione si fa ancora più tassativa. In un laboratorio dedicato al cioccolato, in provincia di Caserta, sono stati sequestrati 580 kg di prodotti tipici non sottoposti al piano di rintracciabilità alimentare. Quasi 1500 kg si preparati e basi per prodotti dolciari scaduti, privi di etichettatura, e stoccati in siti con gravi carenze igienico-sanitarie (comprensive di escrementi di roditore).